Apollo 9, prova generale per l’allunaggio
(Apollo 9) Articolo scritto da E.T.A. Egeskov per Pillole di Cultura
Il 3 marzo 1969 partiva da Cape Canaveral la missione Apollo 9, la prima con tutti i moduli dell progetto Apollo, prova generale per l’allunaggio del luglio successivo.
SOMMARIO
- Apollo 9. La sfida della conquista della Luna
- Apollo 9. Mercury, Gemini e infine Apollo
- Apollo 9. La penultima prova generale per l’allunaggio
- Apollo 9. Servì anche per Apollo 13
Tutti quanti ricordiamo la data del 20 luglio 1969 perché per la prima volta un essere umano mise piede su un suolo alieno.
La missione Apollo 11 realizzò l’obiettivo dell’allunaggio e due uomini poterono calpestare la polvere della Luna.
Ciò fu possibile anche grazie alla buona riuscita della missione Apollo 9 del marzo 1969.
Praticamente la penultima prova generale prima dell’allunaggio.
Apollo 9. La sfida della conquista della Luna
I 25 maggio 1961 il presidente J.F. Kennedy annunciò che gli americani sarebbe andati sulla Luna prima della fine di quel decennio.
Lo fece di fronte al Congresso Americano riunito in sessione congiunta.
E fu in qualche modo una reazione d’orgoglio degli USA di fronte ai successi dei sovietici in campo spaziale.
Vide così la luce il progetto Apollo, già in qualche modo concepito durante la precedente presidenza Eisenhower.
L’obiettivo era molto ambizioso e il programma per realizzarlo fu una delle sfide tecnologiche più riuscite della storia.
Apollo 9. Mercury, Gemini e infine Apollo
Per colmare il gap in ambito spaziale che divideva gli americani dai russi fu varato un’ambizioso progetto spaziale.
Nel 1958 iniziò il programma Mercury che intendeva recuperare il divario accumulato con i sovietici.
Chiuso nel 1963 il programma Mercury seguì il programma Gemini, ovvero navicelle spaziali a due posti (contro quelle monoposto del Mercury).
Dal 1963 al 1966 i lanciatori Titan (Titan I e Titan II) lanciarono in orbita le navicelle Gemini (2 senza equipaggio e 10 con equipaggio).
Furono missioni importantissime per sviluppare la tecnologia necessaria al successivo programma Apollo.
Programma che vide la luce nel 1967 con il terribile incidente dell’Apollo 1 in fase di collaudo sulla rampa di lancio.
Veniva utilizzato il nuovo vettore Saturn e prevedeva tre uomini d’equipaggio.
L’obiettivo finale era far giungere due uomini a camminare sul suolo lunare.
Apollo 9. La penultima prova generale per l’allunaggio
Dopo lo sfortunato incidente dell’Apollo 1 nel 1967 si dovette attendere sino all’ottobre del 1968 per il primo lancio con equipaggio.
Si trattava dell’Apollo 7 e nonostante avesse a bordo tutti e tre i membri dell’equipaggio mancava ancora il modulo lunare (LM).
Fu soltanto qualche mese più tardi, il 3 marzo 1969 che con la missione Apollo 9 furono lanciati in orbita sia il CSM che il LM.
Ovvero il Modulo di Comando e Servizio e il Modulo Lunare.
Durnate tale missione vennero sperimentati entrambi in vista della missione di luglio dove era previsto il primo allunaggio.
Fu dunque una missione importantissima, anche perché il tempo stringeva e il decennio stava per finire.
Se la missione Apollo 9 fosse fallita la possibilità allunare entro la fine degli anni ’60 come promesso da Kennedy sarebbe diventata quasi impossibile.
Apollo 9. Servì anche per Apollo 13
Furono svolte tutte le prove di accensione dei propulsori per la discesa sulla luna e successiva risalita.
Fu anche testato il rendez-vous spaziale fra i due moduli (per simulare il ritorno del modulo LM dalla Luna per aggangiarsi al modulo CSM).
Fu testata anche la possibilità di spingere i due moduli insieme grazie ai propulsori di discesa del modulo LM.
Era una prova svolta in vista di un possibile utilizzo d’emergenza in caso di guasto dei prosulsori del modulo CSM.
Caso volle che nella missione dell’aprile 1970 la navicella Apollo 13 abbia dovuto utilizzare proprio questa modalità per far rientro sulla Terra.
La vicenda dell’Apollo 13 è forse ancora più famosa di quella dell’Apollo 11 e dello sbarco anche grazie a un noto film che ne ha raccontato i drammatici momenti vissuti nello spazio.
Foto di Thomas G. da Pixabay
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